Viaggio a Međugorje: Introduzione

La storia delle apparizioni della Madonna a Međugorje (Erzegovina) inizia il 24 Giugno 1981. Quando la “Gospa”, (la Signora, in croato) apparve a 6 bambini: Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Jakov Čolo e Marija Pavlović.
La Madonna, che si presentò anche con il titolo di “Regina della Pace”, disse che avrebbe rivelato a ciascuno dei 6 veggenti, 10 segreti. I primi 3 composti da ammonimenti e gli altri 7 relativi a castighi inflitti da Dio all’umanità (ho semplificato molto, magari ne parleremo meglio in un altro post, intanto potete leggere zio Wiki).
Al momento tre veggenti hanno già 10 segreti e gli altri tre ne hanno 9. Quando tutti ne avranno 10, Mirijana li rivelerà al padre francescano Petar Ljubicic, designato dalla stessa per svelare i segreti al mondo, tre giorni prima del loro verificarsi.
Dal momento che il frate, è nato nel 1946 e quindi ha attualmente 67 anni, e considerato che rimangono da scoprire solo 3 segreti su un totale di 60 (10 per 6 veggenti), si può affermare che le apparizioni stiano volgendo al termine e di conseguenza i misteri cominceranno ad essere rivelati.

Inutile dire che questa storia mi ha appassionato da subito, appena l’ho sentita, corroborata inoltre da migliaia di conversioni e guarigioni (anche mentre ero là). Gente che arrivava in carrozzina e tornava camminando, altre arrivate atee e tornate a casa convertite.
Prima di partire ho letto molto sulle apparizioni, sui segreti e sui veggenti. Una cosa interessante è che ciascuno di essi ha ricevuto una richiesta di preghiera diversa dalla Madonna. Ad esempio Vicka prega per i malati.
Tuttavia capì che l’unico modo per comprendere il fenomeno Međugorje era di lasciar perdere la lettura e partire.

Consigli generali.

Fotografia.

Ho preferito viaggiare leggero, ho portato la mia reflex Canon EOS 60D e il mio obiettivo preferito: il 24-105L IS. Mi è mancato un buon grandangolo.

Međugorje.

Ero preoccupato soprattutto dei numerosi furti di cui sono vittima i turisti, soprattutto di portafogli. Quindi attenzione. Se deciderete di farvi un giro da quelle parti state attenti soprattutto: durante le apparizioni, sul monte Križevac (occhio a rimanere sempre in gruppo e mai l’ultimo della fila, dopo la salita normalmente si scende da una via più breve, troverete degli zingarelli che salgono da soli, sono molto bravi e non vi accorgerete di nulla).
Cercate di lasciare il documento d’identità in albergo, in un luogo sicuro, e girate con la fotocopia del documento. Se vi rubano il portafogli non inveite, andate all’ufficio informazioni di solito lo ritroverete lì, vuoto, ma con i documenti. Se invece non lo trovate dovrete andare al consolato che si trova a Sarajevo, e penso sia un bel fastidio.

Locali pubblici.

Si fuma, ed è una bella rottura. Non ricordavo che fosse così fastidioso.

Le persone di Međugorje.

Sono piuttosto schive e chiuse ma brave persone.

Prezzi e moneta.

La loro moneta (Marco Bosniaco) vale circa la metà dell’Euro. La nostra valuta viene accettata. Partire già con il Marco locale è impossibile dal momento che le banche di Pescara nemmeno lo trattano.
I prezzi sono generalmente bassi, o allineati con l’Italia. Capita che vendano merce prezzandola con il loro Marco e poi facciano il cambio 1 a 1 con l’Euro. Quindi se dovete comprare un francobollo internazionale del valore di 1 marco (0,50€) sarà quasi naturale che la commessa vi dica 1€. Dal momento che gli importi sono bassi non conviene mettersi a discutere. I francobolli potete acquistarli all’ufficio postale, a una cambio quasi corretto (nel mio caso 0,60€, ne avevo già presi 2 a 1€ ciascuno in un bazar, non ci feci nemmeno caso vista l’esiguità dell’importo).

Se avete altre domande su Međugorje, potete commentare questo post e vi risponderò.

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